Che cosa ti resta dopo due giorni intensi spesi insieme ai tuoi ragazzi della squadra di basket, per l’ormai abituale campus di inizio stagione? Certo molta stanchezza e molta soddisfazione… ma forse, scavando un po’ di più a fondo, c’è qualcosa in più.

Sono sempre giorni molti densi, ricchi di incontri, di gioco, di parole e di ascolto, giorni di condivisione con i ragazzi e con gli altri allenatori della società. È davvero strano pensare come trascorrere il week-end insieme possa rivelarsi un’esperienza così feconda ed interessante.

Certo, la motivazione è quella di iniziare insieme la stagione, riprendere gli allenamenti dopo la pausa estiva, rompere l’inattività e riprendere in mano la palla. L’esito però è sempre molto superiore a queste pur nobili ed importanti aspettative: nel senso che il basket diventa la base su cui si costruisce qualcosa di bello e di inatteso. Intendiamoci: il basket non è solo un pretesto, anzi direi che è la “materia prima” di queste giornate, ciò che rende possibile il tutto.  Solo che ti accorgi che il basket è una parola che offre vari livelli di lettura, che ha una molteplicità di significati: c’è gioco e competizione, c’è tecnica e capacità, c’è squadra e collaborazione, c’è relazione e apprendimento, c’è sacrificio e soddisfazione, ci sono sorrisi e sguardi cupi. E sono proprio queste giornate passate insieme, ventiquattro ore su ventiquattro, che rendono palese e “palpabile” questa coralità di sensi che il basket offre.

Quando incontri i tuoi ragazzi durante gli allenamenti settimanali, la relazione e la comunicazione è completamente assorbita da motivazioni funzionali: li convochi, spieghi l’esercizio, li correggi e li riprendi, li inciti e li motivi e poi passi all’esercizio successivo… certo, non in modo meccanico e freddo, ma certamente in modo meno disteso e calmo…

In questi giorni invece ti puoi gustare il “basket a 360°”, come rete di relazioni, come gruppo di persone che hanno uno scopo comune e condividono delle mete collettive. Gusti, in modo più pacato, il gioco ed il dettaglio, la parola e la smorfia… apprezzi il basket come “stile di vita”, come l’occasione per fare comunità, come sport che genera incontri e scontri… come occasione straordinaria per crescere, per migliorare e per diventare uomini a 360°…

Marco Z.

 

 

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