Sesta giornata 29 gennaio 2017 – Frassati Codogno a Castilgione

 

#

Fulgor

1

2

3

4

Finale

12

Botti Luca

4

6

8

2

20

14

Fiorani Gianluca

1

 

 

2

3

8

Ganini Mattia

 

 

6

4

10

16

Lusardi Stefano

 

 

 

 

0

4

Pizzocri Michele

 

 

 

 

0

10

Rancati Lorenzo

2

3

 

3

8

5

Roldi Simone

 

 

 

 

0

9

Schauder Edoardo

 

3

 

 

3

11

Cervi Giordano

3

 

 

 

3

13

Altomare Mattia

 

 

 

 

0

15

Arensi Lorenzo

 

1

 

 

1

7

Grecchi Riccardo

 

 

 

 

0

 

Totale

10

13

14

11

48

 

Frassati Codogno

31

3

15

10

59

 

Differenza

-21

10

-1

1

-11

 

A fine partita abbiamo avuto la sensazione che la nostra gara iniziasse dopo la scoppola dei 21 punti nel primo quarto. Come se consapevoli della sconfitta gli abbiamo concesso l’onore della armi prima ancora di combattere.

Infatti dopo il primo quarto la gara per noi parte da lì … poi dopo non abbiamo tanto sfigurato. Anzi onestamente abbiamo fatto una buona prestazione e tenuto fino in fondo mostrando anche una discreta condizione.

Già… però mi stavo dimenticando del primo quarto e dimenticando che le gare durano 40 minuti. Mentre al contrario i nostri avversari godendo della vittoria finale ne sono stati autorevolmente consapevoli.

E’ strano ma una costante di queste gare è un crollo psicologico in un quarto a scelta (tranne l’ultimo) dove i nostri difetti vengono ingigantiti dalla performance degli avversari che si nutrono delle nostre paure per mettere un bottino sufficiente per gestire il nostro ritorno nei quarti successivi.

Da qui la ormai famosa frase già abusata “chiudere il recinto quando i buoi sono scappati”

Come per i surfer che sono alla ricerca sempre dell’onda perfetta anche noi come loro quest’anno stiamo inseguendo la gara perfetta. E per farlo forse occorre passare dalle sconfitte, maestre, non solamente della delusione ma anche della rinascita.

Dal fondo si può solo risalire … e come ci siamo arrivati lo sappiamo benissimo ed è questo il vantaggio che gli altri non conoscono e che noi dovremmo sfruttare poiché a tutti prima o poi può capitare di cadere. E solo chi è in grado di rialzarsi vince la gara perfetta.

Cronaca. Il primo quarto come già detto da colite. Il loro FQ mette nel quarto 16 dei suoi 20 punti totali (pari al 27% del bottino totale del Frassati). All’andata virgola. Se analizziamo la sfida parlando dei singoli .. la sconfitta sta tutta qui. Ma sappiamo che il basket non è il tennis o il golf è forse per antonomasia il gioco di squadra, + di squadra di tutti gli altri. Infatti l’altro 63% è stato equamente distribuito tra gli altri effettivi, non trovando un altro go to guy a cui prendere le misure.

Noi invece godiamo di un ottimo periodo di forma di Luca, che in doppia cifra ritrova (finalmente N.d.R.) il capitano. Le nostre guardie innervosite dalla pressione degli avversari e da qualche fischio “anomalo” non hanno portato il contributo solito sia in termini di punti che di aggressività. Ma la consolazione nonostante non ottime scelte di tiro è stata la volontà di portare a casa il risultato. E questo spesso unito alla frenesia genera gli effetti contrari a quelli sperati. Ma come detto sopra, noi come indiana Jones siamo alla ricerca di qualcosa che abbiamo perso. Le sconfitte sono gli indizi che ci porteranno speriamo alla risoluzione dei nostri problemi.

Se lo vogliamo però.

Confidando che dai nostri errori si può solo imparare il consiglio che oggi vi possiamo dare è di giocare duro e di divertirvi… è sempre una ottima medicina.

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